11 aprile 2015

Oh yeah: minibar

Ricordo ancora i minibar dei tardi anni '80, notevoli carrelli in legno laccato arricchiti da complicati intrecci in ottone che immancabili figuravano in tutti i salotti delle mie zie. Durante la mia infanzia ho fatto fatica a comprendere l'esigenza di addobbare casa con questi pesanti carri stracolmi di bottiglie, che raramente finivano per essere aperte. Per non parlare di Maria - la mia compagna di scuola - nella cui casa i suoi avevano istallato un vero e proprio bancone angolare, un altare specchiato che penso raccontasse a pieno la stravaganza di quell'era.
E poi c'era il nostro di minibar: un raro esemplare di legno intarsiato, una finitura artigianale di unica bruttezza che non osavamo nemmeno spostare per paura che crollasse sotto il peso di tutto quell'alcol.

Oggi, come allora, la febbre per il minibar continua a salire e vecchi carrelli finiti in soffitta affollano riviste e mercatini. Interior designer, stylist, chiunque abbia un interesse nell'arredamento sta dando libero sfogo creando disposizioni uniche e creative. Io, non sono proprio riuscita a mettere il mio di angolo "party" su quattro ruote - colpa forse dei troppi traumi infantili - ma sono ricorsa a delle mensole (IKEA LÄCKÖ). Avevo un disperato bisogno di incorniciare il televisore montato alla parete ma allo stesso tempo spazio zero.
La superfice dedicata ai drink è stata ritagliata grazie all'utilizzo di un vassoio in acrilico (Zara Home), che spero sia sufficiente a soddisfare la mia sete e quella dei miei ospiti. Il tutto per soli 50 euro (drink esclusi!).

Foto by me

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